GIOVANNI PAPINI |
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(1881-1956) Vita Nasce a Firenze nel 1881. Fin da giovane si mostra insofferente verso gli studi convenzionali, vorace lettore e frenetico organizzatore culturale. Il suo vagare di avventura in avventura, dal pragmatismo al futurismo, al fascismo, al cattolicesimo, sono la dimostrazione della sua inquieta coscienza di intellettuale, operante in un mondo che ha consumato ogni certezza e ogni valore. Nel 1900, assieme e G. Prezzolini e a E. L. Morselli, dà vita ad un'associazione di "spiriti liberi" ispirata ad un individualismo anarchico e idealista. Nel 1903 fonda e dirige, sempre affiancato dall'amico Prezzolini, la rivista "Leonardo", nata sotto la suggestione del pensiero di R. Steiner e F. Nietzsche, con intenti di rigenerazione antiaccademica della cultura italiana. La rivista, alla quale collaborano personalità di rilievo della cultura italiana, quali Cecchi, Borgese, Calderoni, Vailati e via dicendo, diviene l'organo di punta del pragmatismo italiano. Contemporaneamente Papini viene assunto come capo-redattore della rivista di Enrico Corradini "Il Regno" e comincia così il suo confronto col nascente movimento nazionalistico, pur conservando un atteggiamento di altezzoso distacco nei confronti di coloro per i quali l'idea imperialista assumeva connotati "militareschi e commerciali". Negli stessi anni comincia l'attività di narratore e la pubblicazione dei suoi libri. Durante un viaggio a Parigi entra in contatto con le personalità maggiori della cultura francese: Bergson, Gide, Péguy, Sorel, Picasso. Questi incontri influiranno molto sulla sua cultura ideologica e artistica. Nel 1908 inizia la sua collaborazione alla "Voce" di Prezzolini e partecipa poi alla fondazione dell' "Anima" di Amendola. Nel 1913 con Soffici apre le pubblicazioni di "Lacerba", rivista che per un certo periodo diventerà l'organo ufficiale del futurismo italiano. Papini, tuttavia, prenderà le distanze da Marinetti e da Boccioni e contribuirà a delineare le posizioni dell'ala più moderata del movimento, quello "fiorentino". Lo scoppio della prima guerra mondiale genera in Papini, così come in tanti altri intellettuali della sua generazione, un profondo esame di coscienza che lo indurrà a convertirsi al cattolicesimo ufficiale. Tale conversione viene pubblicizzata con enorme risonanza, quale esito esemplare di una vicenda intellettuale ostentatamente dissacratoria. La sua produzione letteraria, nel frattempo, è sempre molto intensa. Il fascismo fa di Papini una sorta di scrittore ufficiale: nel 1935 ottiene la cattedra di letteratura italiana all'università di Bologna; nel 1937 viene nominato Accademico d'Italia; partecipa alla compilazione del Vocabolario della lingua italiana e, infine, viene incaricato della direzione di un Istituto di studi sul Rinascimento e della rivista "La Rinascita". Negli ultimi anni della sua vita, una lunga malattia lo costringe all'immobilità e lo priva della vista e della parola, pur senza distoglierlo dalla sua intensa attività di studioso e di scrittore. Muore a Firenze nel 1956. Opere principali Opere raccolte · Tutte le opere, 10 voll., Milano, Mondatori, 1959-1966 · Io, Papini, a cura di C. Bo, Firenze, Vallecchi, 1967 · Opere. Dal "Leonardo" al futurismo, a cura di L. Baldacci, e G. Nicoletti, Milano, Mondatori, 1977 Narrativa · Il tragico quotidiano, Firenze, Lunachi, 1903 Raccolta di racconti metafisici · Il pilota cieco, Napoli, Ricciardi, 1907 · Parole e sangue, ivi, 1912 · Un uomo finito, La Voce, 1912, nuova ed. con un'appendice di inediti a cura di A. C. Paszkowski, prefazione di G. Luti, Firenze, Ponte alle Grazie, 1994. Romanzo autobiografico che fornisce la testimonianza ideologica della crisi di un'intera generazione · Buffonate, Firenze, la Voce, 1914 · Gog, Firenze, Vallecchi, 1931 · Racconti di Gioventù, ivi, 1943 · Il libro nero, ivi, 1951 Scritto dove Papini fa un'allegoria dell'autodistruzione della civiltà moderna · Concerto fantastico, ivi, ivi, 1954 · Strane storie, ivi, 1954 · La seconda nascita, ivi, 1958 · Diario, ivi, 1962 · Diario 1900 e pagine autobiografiche sparse, 1894-1902, Firenze Nuovedizioni Enrico Vallecchi, 1981 Poesia · Opera prima, Firenze, Vallecchi, 1917 · Giorni di festa, ivi, 1919 · Pane e vino, ivi, 1926 Epistolario · G. Papini - G. Prezzolini, Storia di un'amicizia, Firenze, Vallecchi, 1966-1968 · Papini - Pancrazi, Le ombre di Parnaso, ivi, 1973 · Lettere domestiche agli amici della Valtiberina (1909-1951), a cura di C. Bo, Sansepolcro, Cooperativa culturale G. la Pira, 1983 · A. Baldini - G. Papini, Carteggio (1911-1954), a cura di M. Bruscia, Napoli, Esi, 1984 · G. Papini - A. Spadini, Carteggio 1904-1925, a cura di P. Spadini e V. Scheiwiller, Milano, All'insegna del Pesce d'oro, 1984 · Carteggio Giuliotti - Papini, a cura di N. Vian, Roma, Storia e letteratura, 1984-1991 · G. Papini - A. Vallecchi, Carteggio 1914-1941, a cura di G. Zozzini, Firenze, Vallecchi, 1985 Saggistica · Il crepuscolo dei filosofi, Milano, Lombardo, 1906 Opera polemica di "licenziamento" della filosofia in favore di un vitalismo allo stato puro. · L'altra metà, Ancona, Puccini, 1911 · Il mio futurismo, Firenze, Lacerba, 1914 · Stroncature, Firenze, la Voce, 1916 · Sul pragmatismo, Milano, Milanese, 1917 · L'uomo Carducci, Bologna, Zanichelli, 1918 · L'esperienza futurista, Firenze, Vallecchi, 1919 · Storia di Cristo, ivi, 1921 Opera che rilancia Papini nella nuova veste di cattolico intransigente · Dizionario dell'omo selvatico, in collaborazione con D. Giuliotti, ivi, 1923 Libro nel quale lo scrittore appare come apologeta di una mistica del sottosviluppo e di un anticapitalismo reazionario · Eresie letterarie, ivi, 1932 · Dante vivo, ivi, 1932 · A. Soffici pittore, Milano, Esperia, 1933 · Storia della letteratura italiana, Firenze, Vallecchi, 1937 · Passato remoto, Firenze, L'Arco, 1948, nuova edizione a cura di A. Casini Paszkowski, prefazione di G. Luti, Firenze, Ponte alle Grazie, 1994 Opera in cui Papini racconta gli incontri della sua vita con Bergson, Nietzsche, James, ecc. · L'imitazione del padre, Firenze, Vallecchi, 1955 · L'aurora della letteratura italiana, ivi, 1957 · Il giudizio universale, ivi, 1957 · Schegge, ivi, 1971 · Rapporto sugli uomini, Milano, Rusconi, 1977 |
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