GIUSEPPE PREZZOLINI


(1882-1982)

 

Da: "Galleria degli Scrittori Italiani" («La Fiera letteraria», domenica 3 luglio 1955, pp. 3-5)

Vita
Nasce a Perugia nel 1882.
Fin dall'infanzia è costretto a frequenti spostamenti da una città all'altra, al seguito del padre, prefetto del Regno d'Italia.
Dopo aver conosciuto a Firenze Giovanni Papini, interrompe gli studi regolari e si trasferisce a Parigi dove, nel 1902, entra in contatto con Henry Bergson e aderisce con entusiasmo alle teorie dell'intuizionismo e del pragmatismo. Si servirà poi di tali teorie per polemizzare contro tutte le manifestazioni, politiche, filosofiche e letterarie, dell'età positivistica. Ben presto, però, subentrano in lui altre suggestioni: il movimento modernista, il sindacalismo rivoluzionario di G. Sorel, e infine il pensiero crociano.
Nel 1903 a Firenze, con Papini, fonda la rivista "Il Leonardo" alla quale collabora con numerosi articoli firmati Giuliano il Sofista, e nei quali nega il mondo esterno per affermare, quale unico valore, la scoperta della vita intima.
Nel frattempo, sempre con l'amico Gian Falco (Papini) dà vita a Firenze a un gruppo chiamato scherzosamente "The Pragmatist Club", a cui partecipano anche Vailati e Calderoni.
Contemporaneamente al "Leonardo", nei primi anni del secolo, collabora al nazionalista "Regno", fondato da Corradini nel 1903, e alla "Revue du Nord" di Giuseppe Vannicola.
Nel 1905 si sposa con Dolores Faconti e si trasferisce a Perugia per vivere in solitudine ricercare la fede e Dio. Neppure la religione, tuttavia, può soddisfare Prezzolini, in preda ad una profonda crisi morale. Soltanto l'idealismo di Croce riesce a rivelargli il senso della storia e la possibilità di un legame con la vita sociale. Ricerca così collaboratori per inaugurare una rivista di cultura che, senza rinnegare le stagioni del "Leonardo", dell' "Hermes" e del "Regno", abbia prospettive di azioni più vaste. Nasce in questo modo "La Voce" che Prezzolini dirige, quasi ininterrottamente, dal 1908 al 1914. Il periodico diventa il luogo d'incontro e di scontro tra le forze più vive della giovane cultura italiana, finché lo scoppio della guerra impone a ciascuno una precisa scelta di campo. Prezzolini si schiera subito con gli interventisti ed è mandato al fronte come ufficiale.
Cessato il conflitto, mantiene inizialmente una posizione ambigua, divisa tra l'ammirazione per Mussolini e i rapporti col gruppo torinese di Piero Gobetti.
Dopo la disfatta di Caporetto, Prezzolini decide comunque di ritirarsi dalla vita politica, pur non rinunciando alla sua missione di organizzatore culturale. Nel 1919 fonda infatti a Roma la Società anonima editrice La Voce che, dal 1920, pubblica la rivista "L'Educazione nazionale" diretta da Lombardo Radice e riprende le pubblicazioni della Biblioteca di propaganda pedagogica "Scuola e vita".
Tra il 1925 e il 1929 trascorre un periodo a Parigi presso l'Istituto internazionale per la cooperazione intellettuale.
Lo scrittore si trasferisce quindi a New York, dove insegna letteratura italiana alla Columbia University, dirige la Casa italiana annessa a quell'ateneo e si adopera per la diffusione della nostra cultura negli Stati Uniti.
Torna in patria nel 1961, per poi trasferirsi, dal 1968 fino alla morte, in Svizzera, dove si dedica a riorganizzare gli ampi materiali raccolti nella sua lunga ed intensa esistenza.
Muore a Lugano nel 1982.

Opere principali
Saggistica
· Vita intima, Firenze, Spinelli, 1903; Il linguaggio come causa d'errore, ivi, 1904, poi in Il meglio di Prezzolini, Milano, Longanesi, 1957
Entrambe le opere sono animate dalla polemica intorno alla vita intima e all'incapacità per il filosofo di esprimersi con il linguaggio della massa, non appartenente all'individuo ma al mondo esterno, e, in quanto tale, dannoso per la libertà della vita intima.
· La cultura italiana, con G. Papini, Lumachi, 1906
· Il Centivio, Milano, Libreria editrice lombarda, 1906
· L'arte di persuadere, Firenze, Lumachi, 1907, nuova ed. Napoli, Liguori, 1991
Saggio nel quale Prezzolini afferma che la verità può appartenere soltanto a coloro che hanno appreso la potenza del linguaggio e l'arte del persuadere.
· Il cattolicesimo rosso, Napoli, Ricciardi, 1908
· Benedetto Croce, ivi, 1909, poi in Quattro scoperte. Croce, Papini, Mussolini, Amendola, Roma, Storia e letteratura, 1964
· La teoria sindacalista, Napoli, Perrella, 1909
· Studi e capricci sui mistici tedeschi, Firenze, Quattrini, 1912, poi Firenze, La Voce, 1922
· Vecchio e nuovo nazionalismo, con G. Papini, Milano, Studio editoriale lombardo, 1914
· Discorso su Giovanni Papini, Firenze, La Voce, 1915, poi in Quattro scoperte, cit.
· Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese, Firenze, Bemporad, 1918, poi Milano, Longanesi, 1968
· Dopo Caporetto, Roma, La Voce, 1919
· Paradossi educativi, ivi, 1919, poi Roma, Armando, 1964
· Uomini 22 e città 3, Firenze, Vallecchi, 1920, poi in Il meglio di Prezzolini, cit.
· Vittorio Veneto, Roma, La Voce, 1921, poi in Il meglio di Prezzolini, cit.
· Codice della vita italiana, Roma, La Voce, 1921, poi in Il meglio di Prezzolini, cit.
· Amici, Firenze, vallecchi, 1922, poi in Il meglio di Prezzolini, cit.
· La cultura italiana, Roma, La Voce, 1923, poi Corbaccio, Milano, 1938
· Benito Mussolini, Roma, Formaggini, 1924, poi in Quattro scoperte, cit.
· Giovanni Amendola, Roma, Formaggini, 1925, poi in Quattro scoperte, cit.
· La vita di Niccolò Machiavelli fiorentino, Milano, Mondatori, 1927, poi Milano, Longanesi, 1969
Opera scritta in occasione del IV centenario della morte di Machiavelli e tradotta in varie lingue con notevole successo di pubblico, sebbene politicamente avesse scontentato fascisti e antifascisti.
· Come gli americani scoprirono l'Italia, 1750-1850, Milano, Treves, 1933, poi Bologna, Boni, 1971
· Repertorio bibliografico della storia e della critica della letteratura italiana, 1902-1932, I-II, Roma, Edizioni Roma, 1937-1939, III, IV (1933-1942), New York, Vanni, 1942
· L'italiano inutile, Milano, Longanesi, 1953, poi Firenze, Vallecchi, 1964
· Il meglio di Prezzolini, cit.
· Tutta l'America, Firenze, Vallecchi, 1958
· Il tempo della "Voce", Firenze, Longanesi-Vallecchi, 1960
· Diari (1939-1945) con Soffici, Roma, Il Borghese, 1962
· Quattro scoperte. Croce, Papini, Mussolini, Amendola, cit.
· Dio è un rischio, Milano, Longanesi, 1969
· Cristo e/o Machiavelli, Milano, Rusconi, 1971
· Il manifesto dei conservatori, ivi, 1972
· "La Voce" (1908-1913): cronaca, antologia e fortuna di una rivista, in collaborazione con E. Gentile e V. Scheiwiller, ivi, 1974
· Sul fascismo (1915-1975); Milano, Pan, 1976
· Prezzolini alla finestra, ivi, 1977
· Diario, I (1900-1941) e II (1942-1968), Milano, Rusconi, 1978 e 1980
· Amici, ricordi, frammenti. 70 anni di scritti su "Nuova Antologia", Firenze, Le Monnier, 1991
· Diario per Dolores, a cura di G. Prezzolini e M.C. Chiesi, Milano, Rusconi, 1993
· Idearlo, Milano, Corbaccio, 1993
· Intervista sulla Destra, a cura di C. Quarantotto, Milano, Mondadori, 1994

Epistolario
· G. Prezzolini-G. Papini, Storia di un'amicizia, I (1900-1924), II (1925-1956), Firenze, Vallecchi, 1966 e 1968
· G. Prezzolini-A. Soffici, Carteggio, I (1907-1918), Roma, Storia e letteratura, 1977
· C. Angelici-G. Prezzolini, Carteggio 1919-1976, ivi, 1980
· A. Palazzeschi-G. Prezzolini, Carteggio 1912-1973, ivi, 1987
· Cara mamma. Lettere dagli Usa, Pisa, Giardini, 1988
· A. Panzini-G. Prezzolini, Carteggio 1911-1937, Rimini, Panozzo, 1990
· M. Missiroli-G. Prezzolini, Carteggio 1906-1974, Roma, Storia e letteratura, 1992
· Lettere a suor Margherita, (1956-1982), ivi, 1992
· A. Baldini-G. Prezzolini, Carteggio 1912-1962, ivi, 1993