MASSIMO BONTEMPELLI


(1878-1960)



Vita
Nasce a Como nel 1878.
Trascorre l'infanzia nelle varie città in cui il padre, ingegnere delle ferrovie, è costretto a trasferirsi.
Frequenta l'Università di Torino e si laurea in lettere e poi in filosofia.
Comincia presto la sua collaborazione alla terza pagina di importanti quotidiani e riviste come "Il Marzocco", "La Nazione" di Firenze e la "Nuova antologia" di Roma. Contemporaneamente entra in contatto col mondo letterario e con le correnti più avanzate della cultura nazionale e comincia a pubblicare le sue prime opere narrative.
Al termine della prima guerra mondiale, alla quale prende parte come ufficiale di artiglieria, si stabilisce a Roma, dove si afferma come scrittore di elzeviri e novelliere fantasioso.
Bontempelli svolge anche un'intensa attività di organizzatore culturale: tra il 1926 e il 1929 pubblica e dirige (affiancato per qualche tempo da Curzio Malaparte) la rivista "900", uno dei fogli letterari più combattivi e polemici, sulle cui pagine si svolge una vivace battaglia per l'apertura in senso europeo della cultura italiana, in aperto contrasto, quindi con quelle correnti che propugnavano l'arroccamento delle forze culturali e politiche entro i confini provinciali.
Lo scrittore prosegue con successo la pubblicazione dei suoi romanzi, tradotti in più lingue; è spesso all'estero per conferenze e dibattiti sulla cultura italiana ed entra a far parte dell'Accademia d'Italia.
Nel novembre del 1938 le autorità fasciste lo sospendono dall'attività giornalistica.
Negli ultimi anni della sua vita una grave malattia gli impedisce di proseguire il suo lavoro, confinandolo in un penoso isolamento.
Muore a Roma nel 1960.

Opere principali
Opere raccolte
· Racconti e romanzi, a cura di P. Masino, introduzione di C. Bo, Milano, Mondadori, 1961
· Opere scelte, a cura di L. Baldacci, ivi, 1978


Narrativa
· Socrate moderno, Torino, Lattes, 1908
· Sette savi, Firenze, Baldoni, 1912
Raccolta di racconti in cui si delineano le future caratteristiche del narratore: la disposizione al fantastico e al surreale che però muove dalla concreta realtà dei fatti; i sintomi, insomma, di quel "realismo magico" che diverrà un canone di poetica.
· La vita intensa, Firenze, Vallecchi, 1920
· La vita operosa, ivi, 1921
Opera in cui si affronta il dramma dell'individuo travolto dalla crisi del dopoguerra
· Viaggi e scoperte, ivi, 1922
· La scacchiera davanti allo specchio, Firenze, Bemporad, 1922, poi Palermo, Sellerio, 1981
· Eva ultima, Firenze, Stock, 1923
· Donna nel sole e altri idilli, Milano, Mondadori, 1928
· Il figlio di due madri, Roma, Sapientia, 1929
Libro in cui si parla di un prodigioso caso di reincarnazione e si approfondisce la dialettica tra realtà e mito.
· Vita e morte di Adria e dei suoi figli, Milano, Bompiani, 1930
Opera tra le migliori della narrativa dell'artista.
· Gente nel tempo, Milano, Mondadori, 1941
· L'amante fedele, ivi, 1953
· Racconti e romanzi, ivi, 1961
· Due storie di madri e figli, ivi, 1972

Poesia
· Il purosangue - L'ubriaco, Milano, Facchi, 1919

Teatro
· Teatro, Milano, Mondadori, 1947

Saggistica
· La donna del Nadir, Pagine, Roma, La Terza pagina, 1924
· Pirandello, Leopardi, D'Annunzio, Milano, Bompiani, 1938
· L'avventura novecentista, Firenze, Vallecchi, 1938
· Introduzione e discorsi, Milano, Bompiani, 1944