1926-1929
La rivista «900», fondata da Massimo Bontempelli e Curzio
Malaparte, inizia le pubblicazioni nell'autunno del 1926, in quaderni
trimestrali di duecento pagine, in francese, a cura di un comitato internazionale
di redazione diretto da Massimo Bontempelli e formato da Ramón Gómez de
la Serna, James Joyce, George Kaiser, Pierre Mac Orlan, cui nella primavera
del 1927 si aggiunge Il'ja Ehrenburg. Il formato dei quaderni è in sedicesimo
(cm. 13,5 X 19,5), il numero delle pagine varia tra le 184 e le 207.
Il primo numero reca la dicitura: «900». Cahier d'Italie et
d'Europe, Cahier d'automne, n. 1. Segretari di redazione sono Corrado
Alvaro a Roma e Nino Frank a Parigi. La periodicità trimestrale dura fino
al quinto quaderno (Cahier d'automne, n. 5, 1927). Con questo numero,
in seguito alle violente polemiche scoppiate fra Strapaese e Stracittà,
e per le quali Malaparte a partire dal 4° numero ritirò il suo appoggio,
anche editoriale, alla rivista, Bontempelli decide di restare solo a dirigere
«900», che passa dalle edizioni della Società romana della
Voce a quelle della Società Sapientia.
Col n. 5 del 1927, comunque, la rivista sospende le pubblicazioni per
poi riprenderle, col fascicolo del I° luglio 1928, a cadenza mensile,
senza più comitato internazionale e abbandonando l'uso della lingua francese.
Dal luglio 1928 anche l'incarico di segretario di redazione passa a Gian
Gaspare Napolitano. La nuova serie ha fascicoli di formato più grande
(cm. 18,5 X 26,5) e un numero di pagine che oscilla intorno alle 45-50,
numerate progressivamente da un fascicolo all'altro: ne escono 6 numeri
(dal luglio a dicembre) nel 1928 e sei numeri (da gennaio a giugno) nel
1929, dopodiché la rivista cessa le pubblicazioni. Di un numero rimasto
inedito e ritrovato tra le carte di Giulio Santangelo è data notizia nell'articolo
di C. Donati, Bontempelli e «900»: un numero inedito tra
due profezie, in AA.VV., Massimo Bontempelli scrittore e intellettuale,
Roma, Editori Riuniti, 1992, pp, 187-204.
Scheda
catalografica in ACNP
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