1926-1934
"Solaria" inizia le pubblicazioni nel gennaio del 1926 come "Rivista mensile
d'arte e idee sull'arte, a cura di Alberto Carocci, via G. C. Vanini 18
- Firenze".
Una dicitura della testata avverte che "Oltre che presso l'Amministrazione,
gli abbonamenti si ricevono in Firenze presso il Gabinetto Vieusseux (Palazzo
di parte Guelfa)"; a partire dal n. 2 "Solaria" diventa "Rivista mensile
di arte e letteratura" e le possibilità di abbonarsi vengono estese presso
tutte le librerie della A.L.I. (Anonima Libraria Italiana).
Alberto Carocci figura come direttore responsabile e la stampa è della
Tipografia Editoriale F.lli Parenti di Giuseppe - Firenze.
Il formato della rivista dal 1926 al 1930 è in sedicesimo (cm. 12 X 18,5),
dal 1831 diventa in ottavo (cm. 16 X 22). La periodicità dei fascicoli
è mensile, ma già nel corso del 1926 i n. 7-8 e 9-10, rispettivamente
del luglio-agosto e settembre-ottobre sono raccolti in fascicoli unici.
Nel secondo anno (1927) il n. 3 è "Numero interamente dedicato al cinematografo",
mentre i n. 7-10 escono in un unico fascicolo dell'ottobre, il quale reca
questo avviso su un foglietto arancione inserito al suo interno: "Con
questo numero Solaria riprende regolarmente le pubblicazioni. - Agli abbonati,
in compenso dei numeri estivi non pubblicati, invieremo in dono il volume
di B. Tecchi: Il dramma del Foscolo in corso di stampa per le nostre edizioni".
A partire dal n. 12 del dicembre 1927 Carocci viene indicato come direttore
anziché come direttore responsabile.
Durante il 1928 il n. 5 di maggio è "Numero dedicato a Umberto Saba",
mentre i n. 7-8 di luglio-agosto e 9-10 di settembre-ottobre sono riuniti
in fascicoli unici; proprio a partire dal n. 9-10 dello stesso anno si
precisa: "Direzione: - Via G. C. Vanini 18 Firenze; Amministrazione: Via
A. Poliziano 3, Telef. 26-109".
Con il n. 12 del 1928 "Solaria" diviene "Rivista mensile di letteratura".
Nel 1929 la numerazione delle pagine dei n. 1 e 2 è progressiva, mentre
poi riprende ad ogni singolo fascicolo a partire dal n. 3-4 del marzo-aprile
1929, che è un "Omaggio a Italo Svevo". Come al solito i numeri 7-8 e
9-10 sono numeri doppi.
Dal n. 1 del gennaio 1930 i direttori di "Solaria" sono Alberto Carocci
e Giansiro Ferrata, mentre Carocci conserva anche il ruolo di direttore
responsabile. Il n. 5-6, maggio-giugno dello stesso anno, è interamente
dedicato come "Omaggio a Federigo Tozzi", e come sempre i n. 7-8 e 9-10
sono raccolti in due fascicoli.
Nel n. 11 del novembre 1930 si dà notizia che: "Con questo numero Giansiro
Ferrata, chiamato alle armi e costretto ad assentarsi per lungo tempo,
viene sostituito da Alessandro Bonsanti nella condirezione di Solaria".
Con l'inizio del 1931 avviene il cambio di formato già segnalato, ma le
pubblicazioni continuano regolarmente fino a tutto il 1932, con i soliti
numeri doppi 7-8 e 9-10 del periodo estivo (luglio-agosto e settembre-ottobre).
All'inizio del 1933 "Solaria" torna sotto la direzione unica di Alberto
Carocci e, pur continuando a dichiararsi periodico mensile, esce in pratica
ogni due mesi.
La rivista termina le pubblicazioni nel 1934, ma i numeri 3, 4 e 5-6 di
questa annata (IX) usciranno rispettivamente nel novembre del 1934, il
31 marzo 1935 e il 31 marzo 1936.
Scheda
catalografica in ACNP
|