1953-1964
Scheda a cura di PAOLA GADDO
La rivista di letteratura e cultura "Nuovi Argomenti" viene
fondata a Roma da Carocci e Moravia nel 1953, ma nel nucleo direttivo
entra a far parte anche Pasolini. Accanto a Moravia, ai vertici del progetto
redazionale, lavorano inoltre Siciliano e Bertolucci, ai quali si affiancano,
nel corso degli ultimi anni, Colombo, La Capria e Sanvitale.
Il periodico viene stampato presso l'Istituto Grafico Tiberino di Roma
ed annovera, negli anni compresi tra il 1953 ed il 1964, quarantasei numeri.
I fascicoli di ispirazione marxista di Carocci e Moravia si inseriscono
nel periodo successivo alla conclusione del secondo conflitto mondiale
ed intendono dare nuova vitalità alla cultura di sinistra del momento,
con la trattazione di "nuovi argomenti" in grado di riaccendere
un dibattito su tematiche attuali, analizzate tramite "prodotti culturali
quali il saggio, la novella, l'articolo critico, la poesia". Per
questo la rivista si occupa di temi che ampliano il discorso letterario,
aprendosi ad ambiti di indagine di natura politica, per meglio cogliere
i risvolti socio-culturali della realtà contemporanea, individuati
in testi che propongono una presentazione problematica. Infatti "mentre
il dibattito intorno ai problemi offerti dal comunismo è continuo
e pubblico, il dibattito intorno ai problemi che esso solleva per la vita
delle lettere e delle arti resta quasi sempre circoscritto nell'ambito
delle conversazioni private, quando addirittura non venga evitato".
A questo proposito la rivista adotta e sfrutta sapientemente la formula
dell'inchiesta, costruendo, con una tecnica presto diffusa, una tavola
rotonda, dove la discussione prende corpo grazie alle prospettive e alle
analisi delle diverse voci interpellate, e scava per porre in luce "tutto
ciò che è rimasto a metà strada".
Mantenendo costante il suo contributo in questa direzione, la pubblicazione
romana offre numerosi spunti di interesse sulle problematiche politico-sociali
e concede spazio ai referendum sul comunismo e l'arte e sullo stalinismo;
essa presenta, inoltre, inchieste su problemi sindacali e di lavoro, e
si occupa della politica estera, inquadrando, con interventi di vari autori,
le situazioni dell'Algeria, della Cina, delle "due Germanie",
esponendo una fenomenologia della società politica e culturale
italiana e straniera. "Nuovi Argomenti" non è comunque
una rivista politica, come si specifica nella presentazione del primo
numero, ma vuole essere una rivista di letteratura e cultura, pronta ad
ospitare, tra le sue pagine, numerose e importanti firme di critici, narratori
e poeti, che contribuiscono ad indagare la realtà letteraria anche
attraverso studi di critica sul romanzo, sulla poesia e sulla fine dell'avanguardia,
come testimoniano, tra gli altri, gli scritti di Lukács, Solmi
e Chiaromonte. A questo dibattito culturale di natura saggistica si unisce
una sorta di antologia di testi narrativi e poetici di autori già
affermati e di nuove firme, "di nuovi modi di sensibilità",
per trattare, in modo concreto ed originale, l'autentica gamma di possibilità
data dall'esperienza della cultura.
Scheda
catalografica in ACNP
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