HORA DE ESPAÑA |
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1937-1938
La scelta di pubblicare una rivista in quel periodo non fu casuale: pochi mesi prima, nel luglio 1936, era scoppiata la Guerra Civile, nella quale si fronteggiavano le armate del generale Franco, spalleggiate da Italia e Germania, e lesercito repubblicano, appoggiato dallUnione Sovietica e dal Messico. I fondatori e collaboratori del periodico erano tutti di fede repubblicana e questo fece sì che cultura e politica si intrecciassero nei loro scritti. Esemplare è, in questo senso, il Secondo Congresso Internazionale degli Scrittori, tenutosi nel luglio 1937 a Madrid e a Valencia, del quale viene fornito, nellottavo fascicolo della rivista, un ampio resoconto, includendo i discorsi pronunciati dai partecipanti. Lenfasi è tutta concentrata sulla lotta contro il fascismo e sullappoggio morale di tutti i popoli democratici dEuropa. I primi numeri della rivista ospitavano la rubrica Testimonios, in cui venivano riportate testimonianze dal fronte; in Comentario político, invece, venivano analizzati e commentati i principali avvenimenti politici spagnoli accaduti nellultimo mese. Oltre a questi spazi riguardanti lattualità, ve ne erano altri più strettamente legati ad un contesto culturale e letterario. Sulle pagine di «Hora de España» trovarono spazio le opere narrative, poetiche o teatrali dei collaboratori, accanto a numerosi saggi, i quali in diverse occasioni si trasformavano in discussioni erudite che si protraevano per più numeri. Vi era inoltre una sezione, denominata Notas, che si occupava delle recensioni delle ultime pubblicazioni sia letterarie che musicali. Infine, non veniva trascurato il passato con la riproposta di scrittori e poeti non contemporanei, spesso ricordati in occasione dei loro anniversari di nascita o morte. La maggioranza dei collaboratori era di nazionalità spagnola, ma va notata la presenza di un certo numero di sudamericani e di europei di altre nazionalità, tutti accomunati dallopposizione al fascismo. Alcuni di essi si trovavano in Spagna proprio per combattere sul fronte contro lesercito di Franco.I primi ventidue numeri furono pubblicati con una certa regolarità; lultimo, datato novembre 1938, fu stampato nel gennaio 1939. Pochi giorni dopo, Barcellona fu conquistata dalle truppe franchiste che distrussero quasi tutti gli esemplari, tantè vero che per anni si credette che questultimo numero fosse andato perduto definitivamente. Nel 1972, per iniziativa della Casa Editrice Detlev Auvermann (che sarà poi sostituita dalla Topos Verlag AG del Liechtenstein) e dellEditorial Laia di Barcellona viene pubblicata la versione anastatica dellintera rivista, che verrà, pochi anni dopo, integrata con il ventitreesimo numero, di cui furono scoperti alcuni esemplari salvati dalla distruzione. |
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