Scheda a cura di GIUSEPPE VARONE
Il primo ottobre del 1907 appare il 'Numero di Saggio' della rivista «Psiche
ed Aurora», fondata e diretta da Donato Cucchi, giovane intellettuale
nato l'8 novembre 1887 a San Donato Val di Comino (allora provincia di
Caserta), e morto il 7 febbraio del 1916 sul Carso durante la Grande Guerra.
La "Rassegna quindicinale di Arte, Letteratura, Scienze e Politica",
con sede in Via Napoli 1 a San Donato (FR), "inizia modestamente
la sua vita" offrendo Ai lettori un avvenente programma editoriale:
"Sarà [
] maggiormente dato campo al lato letterario,
appunto per affratellare ed offrire una nobile gara fra tutti i giovani
dal forte impegno, che colla loro penna, onorano se stessi ed il nostro
paese, e che così gentilmente hanno risposto al nostro appello;
così noi ci proponiamo d'istruire e dilettare la mente dei nostri
lettori con una rassegna fiorente, ricca di novelle, bozzetti, poesie
ed articoli svariatissimi". Nell'editoriale si annuncia anche "un
romanzo a forti tinte: Tinte fosche" dello stesso Cucchi,
pubblicato su quelle pagine a partire dal numero successivo; viene inoltre
bandito il "primo concorso per una novella passionale", cui
seguirà una notevole partecipazione di scrittori da vari luoghi
d'Italia e non solo: Venezia, Lecce, Napoli, Firenze, Torino e Parigi.
Fin dal 'Numero di Saggio' compaiono contributi differenti, per
lo più novelle, poesie e saggi di argomento letterario. Nel secondo
fascicolo (Prima quindicina di Novembre 1907, Anno I), il numero di collaboratori,
che scrivono da Palermo, da Roma, dalla stessa San Donato e da Cesena,
tende già a intensificarsi. A chiusura del numero si legge che
"il giornale è diffuso in tutto il mondo e che la tiratura
è di diecimila copie in sopra".
Nel primo numero del secondo anno (Prima quindicina di Gennaio 1908),
continua la selezione del primo concorso indetto dalla rivista, vinto
poi dal napoletano Antonio Visco con la novella Fior di crisantemo.
Intanto la testata si propone sempre più come fervido spazio creativo
e punto di riferimento per riflessioni e dibattiti intorno al tema dell'Arte.
Nell'intervento Arte dello scrittore romano Ugo Antonio Donati,
ad esempio, risuona un comune sentimento del tempo, l'indomabile passione
per la bellezza poetica e lo sdegno contro la generale decadenza: "L'Italia,
fra le tante colpe, ha pure la sventura di non sapere, di non volere incoraggiare,
educare il suo popolo".
Nel secondo anno di pubblicazione, il numero 1-6 (Prima quindicina
di Giugno 1908), porta il sottotitolo di "Rassegna Quindicinale di
Arte, Letteratura, Scienze, Poesia ed Attualità". Sul frontespizio
appare per la prima volta la citazione dannunziana "
cima la
prora e salpa verso il mondo", a sancire quel legame fino ad allora
implicito, seppur evidente, con lo stile e la Weltanschauung di
Gabriele D'Annunzio. Nello stesso numero, inoltre, la poetessa Ada Negri
appare tra i collaboratori con La Vasca.
Il giovane direttore interrompe la pubblicazione di "Psiche
ed Aurora", ma nel 1912 riprende l'attività con "Psiche":
il 'Numero di Saggio' viene stampato con una tiratura di ventimila copie
nella 'Prima quindicina di Giugno'.
Il numero 1-2 della Prima quindicina di Luglio dello stesso anno, con
una tiratura di trentamila copie, viene proposto come "Rivista Illustrata
di Letteratura, Arte, Scienze, Varietà ed Attualità",
con aggiunta di "notizie della Val di Comino, del Liri, del Rapido
ed Abruzzo", mantenendo sempre un carattere preminentemente letterario.
Il direttore e i redattori Guido Benzi, Enrico d'Ovidio e Umberto Cardarelli,
informano che la tiratura è stata portata a trentamila copie per
il successo ottenuto con il 'Numero di Saggio' e in ultima pagina fanno
cenno agli "elegantissimi volumi illustrati, stampati in carta di
gran lusso, che iniziano la serie della "Biblioteca d'Oro di Psiche",
scritti appositamente dal "giovane e valoroso" direttore con
giudizi lusinghieri di illustri scrittori, editi dalla casa editrice della
rivista.
Il 15 giugno 1914, dopo un'interruzione dell'attività,
"Psiche" viene ripubblicata con l'indicazione Anno VIII. Non
sembra trattarsi di un refuso dal momento che viene ripetuto in una lettera-circolare
della Direzione inviata a collaboratori e abbonati. Tuttavia, in questo
numero compare per la prima volta una istantanea del giovane Direttore
incorniciata dal testo della sua novella Fausta.
Come si evince dalla lettera-circolare stessa, da quel momento la rivista
avrebbe avuto una diffusione mensile e non più quindicinale, con
una variante ulteriore nel titolo: "Psiche ed Aurora. Rivista popolare
illustrata di letteratura, arte, scienze, poesia, sport, varietà
ed attualità".
L'impegno editoriale di Cucchi proseguì con la pubblicazione nel
1915 di "L'Aurora della Scuola. Periodico letterario per i giovani
insegnanti d'Italia".
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